Fiamma Ferragamo
Fiamma nasce il 3 settembre 1941, primogenita di Salvatore e Wanda Ferragamo. Intraprende gli studi classici ma li interrompe al secondo anno, invitata dal padre ad affiancarlo in azienda. Ha 16 anni quando inizia a lavorare insieme a lui, entrando nel mondo della creazione e produzione delle calzature. Guardando all’operato del padre, assimila ingegnamenti fondamentali. Salvatore era attento all'anatomia del piede, a cui la scarpa doveva rispondere, e non solo al design. Curava personalmente la realizzazione dei prototipi e sagomava a mano le forme in legno su cui costruire i modelli. È questo saper fare a colpire la giovane Fiamma, alimentandone la curiosità e la passione per le calzature.
Quando Ferragamo muore, Fiamma ha 19 anni. È l'unica in famiglia ad aver lavorato accanto al padre e assume il compito di affiancare la madre nella riorganizzazione delle attività, diventando interprete dello stile Ferragamo, insieme alla sorella Giovanna nell'abbigliamento. In un' epoca in cui le donne manager non sono una realtà comune, Fiamma incarna un modello unico e personale grazie alla sua indole entusiasta ed esigente, alla sua grande determinazione e spiccata creatività - qualità ereditate dei genitori.
Di lì a poco, anche i fratelli più piccoli entrano in azienda, ognuno incoraggiato a seguire il proprio talento, aspetto che porterà alla nascita di nuovi settori produttivi. Il sogno di Salvatore non solo sopravvive alla morte del fondatore ma si amplia e consolida la sua dimensione internazionale.
Il 9 febbraio del 1967 nella Grand Ballroom dello Sheraton-Dallas Hotel, a Dallas (USA), Fiamma riceve il Premio Neiman Marcus, il famoso Oscar della moda conferito venti anni prima al padre con la motivazione di aver "portato una nuova dimensione al nome Ferragamo per merito dell'originalità e della freschezza del suo design". Insieme a lei ricevono il premio Valentino, Lydia di Roma, Venturini di Lucca e Emilio Pucci a nome di tutti gli artigiani fiorentini danneggiati dall’alluvione di Firenze del 1966. La prestigiosa rivista Life dedica alla ventiquattrenne una delle sue copertine.
Il Neiman Marcus è solo il primo di una lunga lista di premi ed onorificenze conferite a Fiamma Ferragamo nell'arco della sua vita. Nel 1969 riceve il Saks Fifth Avenue Award; nel 1988 è riconosciuta Designer dell'anno dall'American Footwear News e nel febbraio 1993 riceve la Fashion Footwear Association of New York Medal of Honor. Inoltre, è stata prima Presidente della delegazione toscana del FAI (Fondo Ambiente Italiano), membro del Consiglio di Reggenza della Banca d'Italia e membro del consiglio del Centro di Firenze per la Moda Italiana.
Se le creazioni di Salvatore Ferragamo sono riconosciute come vere e proprie opere d’arte del XX secolo, non è da meno l'impatto sulla storia della moda del lavoro di Fiamma, ideatrice di alcuni modelli iconici, come la scarpa con fiocco Vara.
È Fiamma in persona a raccontare in un'intervista la storia della celebre calzatura, che risale al 1978. “All’epoca della sua nascita la linea boutique non disponeva di un modello che fosse al tempo stesso casual ed elegante. I disegnatori cominciarono a lavorare su una forma da qualche stagione sperimentata e rinomata per essere comoda, con tacco basso e punta rotonda. Al prototipo fu aggiunta una piccola decorazione ovale e un fiocco improvvisato da un nastro di gros grain recuperato nell’atelier. L’idea sembrò buona e decidemmo di dare la scarpa al modellista chiedendogli di realizzare il fiocco nello stesso pellame della tomaia. In realtà il messaggio fu frainteso e il fiocco restò in gros grain”. Da allora, il modello è rimasto ininterrottamente in produzione e con oltre un milione di paia vendute ha ottenuto il primato assoluto nella sua categoria.
Nel 1965, Fiamma decide di sviluppare una progettazione e produzione interna di borse e piccola pelletteria, in quanto accessori complementari alle calzature. Il primo articolo di rassegna stampa conservato nell'Archivio Salvatore Ferragamo dove appare una borsa firmata Ferragamo è del 1969. Con il tempo questi accessori diventano sempre più significativi nell’offerta produttiva del brand. Nel 1972, la prestigiosa testata americana Women’s Wear Daily, pubblica lo scatto di una borsa Ferragamo con un particolare accessorio di chiusura metallico. È la prima volta che appare il simbolo "Gancini", ornamento successivamente ampiamente utilizzato su accessori in pelle e calzature, foulard del marchio Ferragamo.
Fiamma condivide con il padre l’abitudine di a conservare prodotti e documenti a testimonianza del proprio lavoro. Nel 1985 è tra i promotori della prima retrospettiva dedicata a Salvatore Ferragamo, organizzata a Firenze nella prestigiosa sede di Palazzo Strozzi. Per la prima volta in Italia i prodotti di moda vengono esposti come opere d’arte. La mostra, intitolata I protagonisti della moda. Salvatore Ferragamo 1989-1960 (a cura di Cristina Aschengreen Piacenti e Stefania Ricci), diventa itinerante e viene ospitata da importanti musei internazionali come il Victoria and Albert Museum di Londra, il Los Angeles County Museum of Art di Los Angeles, la Sogetsu Kai Foundation di Tokyo, il Museo de Bellas Artes di Città del Messico. Il successo dell'iniziativa spinge la famiglia ad accarezzare l'idea di istituire un proprio museo aziendale. In particolare, è Fiamma a farsi portavoce di questo progetto, avvalendosi delle competenze tecniche di storici ed archivisti per la costituzione dell'archivio e l'apertura del Museo Salvatore Ferragamo nel 1995.
A Fiamma, scomparsa prematuramente a 57 anni il 28 settembre 1998, è intitolato il nuovo archivio Ferragamo inaugurato nel 2020.